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Nuovo ordine delle professioni educative e pedagogiche: cosa c'è da sapere per gli educatori professionali

La legge 55 del 2024, in vigore dall'8 maggio, ha istituito l'ordine multi-albo delle professioni pedagogiche ed educative, con un albo per gli educatori socio-pedagogici e uno per i pedagogisti. Attualmente, l'ordine non è ancora operativo, ma i presidenti dei Tribunali delle città capoluogo di Regione hanno nominato dei commissari per la sua costituzione, essendo l'ordine organizzato su base regionale. In Lombardia, il commissario è stato nominato lo scorso giugno. Prossimi Passi Chi presenta la domanda di iscrizione entro il 6 agosto potrà eleggere i presidenti degli albi regionali per educatori socio-pedagogici e pedagogisti. Dopo il 6 agosto, sarà comunque possibile iscriversi, ma si dovrà attendere la costituzione dell'ordine che definirà le regole per le elezioni dei propri organi. Chi può iscriversi Prima dell'effettiva costituzione dell'ordine, per l'iscrizione all'albo degli educatori socio-pedagogici, sono richiesti i seguenti titoli: - La

Rinnovato il CCNL Cooperative Sociali: ecco le novità in arrivo

Grandi novità in arrivo per oltre 400mila lavoratrici e lavoratori impiegati nel settore sociosanitario, assistenziale ed educativo. Dopo un anno di negoziati, il 26 gennaio è stata firmata l'ipotesi di rinnovo del CCNL Cooperative Sociali 2023-2025. Questo nuovo accordo prevede un aumento medio di oltre 180 euro per il livello mediano, il C1, tra minimi tabellari e l'introduzione della quattordicesima mensilità.   Incrementi salariali per il recupero del potere d'acquisto Una delle novità più significative dell'ipotesi di rinnovo è l'apprezzabile aumento salariale, necessario per sostenere il potere d'acquisto dei lavoratori e delle lavoratrici del settore: una vera e propria boccata d'ossigeno data l'inflazione di questi anni. Questi aumenti verranno erogati gradualmente nei prossimi mesi, garantendo un sostegno costante e tangibile. Vedremo un aumento di 120 euro per il livello C1 suddiviso in tre fasi: 60 euro con la mensilità di febbraio 2024,

La scelta della Cisl Fp Milano Metropoli per il Terzo Settore: no allo sciopero generale, sì al dialogo produttivo con le Istituzioni

La Cisl Fp Milano Metropoli annuncia la sua decisione di non aderire allo sciopero generale del 17 novembre, indetto da altre sigle sindacali. Questa scelta è guidata dalle specifiche esigenze e dalla realtà del contesto lavorativo di Milano e della sua area metropolitana. Riteniamo che lo sciopero generale strumentalizzi le problematiche di diversi settori, inclusi quelli che rappresentiamo, in funzione di obiettivi nazionali più ampi, senza fornire soluzioni mirate alle specifiche esigenze di ciascun settore. Per quanto riguarda il Terzo Settore, le nostre priorità includono il miglioramento del minutaggio assistenziale, l'adeguamento delle tariffe e l'aumento delle risorse da parte delle amministrazioni pubbliche per sostenere gli incrementi contrattuali che saranno previsti dal rinnovo del CCNL Cooperative Sociali. Ci impegniamo a salvaguardare i 4.000 posti di lavoro a rischio nel settore dell'assistenza educativa a livello regionale, in risposta ai recenti cambiamenti

Il Futuro del Terzo Settore: 1° Convegno regionale organizzato dalla Cisl Fp Lombardia

 Giovedì 26 ottobre 2023 - Ore 9,30 Istituto Salesiano Sant'Ambrogio - Sala Multimediale, via Melchiorre Gioia 62 - Milano Il Terzo Settore, pilastro fondamentale del welfare nel nostro Paese, si trova ad affrontare sfide e opportunità inedite. Questo primo Convegno organizzato dalla Cisl Fp Lombardia ha l'obiettivo di esplorare e tracciare il percorso per il settore, mettendo in evidenza temi di fondamentale importanza. Retribuzione Una delle maggiori criticità nel Terzo Settore è la retribuzione. I lavoratori del sociale spesso non ricevono un compenso adeguato al valore e all'importanza del loro lavoro. La contrattazione collettiva può svolgere un ruolo centrale in questo ambito, assicurando che la retribuzione rifletta le competenze e l'impegno dei lavoratori. Formazione Il mondo cambia a un ritmo sostenuto e il terzo settore deve sapersi adattare. La formazione assume pertanto un'importanza cruciale. Investire nella formazione continua del personale garantisce

Sfide e prospettive per gli educatori finanziari del Comune di Milano dopo la fine del reddito di cittadinanza

Nel panorama italiano, l'educazione finanziaria è stata introdotta nel 2011 con la norma UNI 11402. Ispirata ai modelli dei Paesi anglosassoni, questa norma è stata una risposta alla crisi economica del 2007-2008, sottolineando la necessità di un servizio pubblico gratuito di educazione finanziaria per i cittadini. Secondo la norma UNI, gli educatori finanziari devono seguire un corso di abilitazione di almeno 80 ore e superare un esame finale. Gli operatori acquisiscono competenze specializzate in pianificazione economica familiare, budgeting, indebitamento, protezione, previdenza e investimento. Il Comune di Milano, avvalendosi della competenza degli educatori finanziari formati e certificati secondo la norma UNI 11402 e forniti da alcune cooperative sociali, ha avviato nel 2014 il progetto sperimentale "Azione 44". Dopo sei anni di attività, nel 2020, l'iniziativa si è consolidata diventando un servizio pubblico gratuito offerto ai cittadini tramite la piattaforma

Il grido di allarme delle educatrici di sostegno a Milano

C'è una questione latente nel cuore del servizio educativo di sostegno del Comune di Milano. Si tratta di una crisi silente che riguarda le educatrici di sostegno e la loro crescente precarietà lavorativa. Queste professioniste, figure centrali nel settore educativo, si ritrovano spesso a confrontarsi con una significativa precarietà lavorativa. Di frequente, sono assunte con contratti part-time di meno di 12 ore settimanali e una retribuzione a ore, una combinazione che, sfruttando le ore di lavoro supplementare, si traduce essenzialmente in un sistema di lavoro su chiamata. In altre situazioni, la precarietà lavorativa è strettamente connessa alle variazioni temporanee dei monte ore contrattuali: viene imposto un contratto per 12 ore a settimana che poi viene esteso a 28-30 ore settimanali da settembre a giugno in corrispondenza dell'anno educativo, per poi tornare a 12 ore. Tuttavia, è chiaro che per coloro che hanno bisogno di ottenere un finanziamento o di affittare un'

Primo Maggio 2023: lotta e impegno per i diritti dei lavoratori del sociale. Verso la manifestazione unitaria del 13 maggio

In tutto il mondo, il primo maggio rappresenta una data di grande importanza in quanto celebra la Festa dei Lavoratori. In Italia, quest'anno la giornata assume un'importanza ancora maggiore poiché coincide con il 75° anniversario della promulgazione della Costituzione italiana, il documento che tutela i diritti dei lavoratori e sancisce i principi di uguaglianza e solidarietà. Oggi è fondamentale essere in piazza per ribadire l'importanza della tutela dei diritti dei lavoratori e per sottolinearne l'unità e la forza. Essere presenti in piazza significa anche lottare per un futuro più giusto e sostenibile, in cui il lavoro sia dignitoso e adeguatamente retribuito per tutti. La partecipazione a questa giornata è un modo concreto per dimostrare il proprio impegno nella difesa dei diritti del lavoro e per promuovere un cambiamento positivo nella società. Il Primo Maggio non è solo una ricorrenza da celebrare, ma rappresenta anche un momento di lotta e di rinnovato impegno