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Il grido di allarme delle educatrici di sostegno a Milano

C'è una questione latente nel cuore del servizio educativo di sostegno del Comune di Milano. Si tratta di una crisi silente che riguarda le educatrici di sostegno e la loro crescente precarietà lavorativa. Queste professioniste, figure centrali nel settore educativo, si ritrovano spesso a confrontarsi con una significativa precarietà lavorativa. Di frequente, sono assunte con contratti part-time di meno di 12 ore settimanali e una retribuzione a ore, una combinazione che, sfruttando le ore di lavoro supplementare, si traduce essenzialmente in un sistema di lavoro su chiamata. In altre situazioni, la precarietà lavorativa è strettamente connessa alle variazioni temporanee dei monte ore contrattuali: viene imposto un contratto per 12 ore a settimana che poi viene esteso a 28-30 ore settimanali da settembre a giugno in corrispondenza dell'anno educativo, per poi tornare a 12 ore. Tuttavia, è chiaro che per coloro che hanno bisogno di ottenere un finanziamento o di affittare un'