Precarietà nel Terzo Settore a Milano: più diritti e tutele per le lavoratrici e i lavoratori del sociale

Nella sola città metropolitana di Milano hanno sede più di un migliaio di imprese sociali, di cui circa l'80% è rappresentato da cooperative sociali. Queste imprese sono impegnate nella fornitura di servizi alla comunità come assistenza ai disabili, servizi di cura e inclusione sociale e molto altro. Nonostante l'importante ruolo svolto dal terzo settore, i lavoratori e le lavoratrici che vi operano spesso si trovano a vivere condizioni di lavoro al limite dello sfruttamento.

Affrontare il problema delle condizioni di lavoro  è fondamentale sia per garantire un equo trattamento ai lavoratori e alle lavoratrici del sociale sia per assicurare che gli enti del terzo settore possano continuare a fornire servizi di qualità alla comunità.

Molti lavoratori delle imprese sociali (in primis, delle cooperative) sono soggetti a orari di lavoro estenuanti, stipendi bassi, inquadramenti contrattuali inadeguati, continui cambi di appalto e, più in generale, mancanza di tutele. Inoltre, molte di queste organizzazioni vorrebbero precarizzare ulteriormente i rapporti di lavoro con più contratti a tempo determinato o di part time involontario. Per i lavoratori questo significa meno garanzie per il futuro, costante rischio di perdere il lavoro o di continuare a lavorare senza guadagnare a sufficienza per mantenersi.

Il mancato rispetto delle norme sul lavoro da parte di molte organizzazioni del terzo settore a Milano è una grave violazione dei diritti dei lavoratori e mina la credibilità di queste organizzazioni. Questo problema è particolarmente preoccupante in una città come Milano, visto la centralità che ricoprono nel garantire il funzionamento del welfare cittadino.

In molti casi, le imprese sociali sono guidate da priorità commerciali e non hanno alcun obbligo di garantire standard lavorativi equi ai lavoratori. Inoltre, la mancanza di rappresentanza sindacale rende difficile per i lavoratori denunciare e combattere le violazioni dei loro diritti.

Gli operatori sociali sottoposti a queste condizioni lavorative si trovano esposti a notevoli rischi per la propria salute: stress, burnout, problemi fisici e di salute mentale. Inoltre, i problemi finanziari, la mancanza di stabilità e certezza nell'ambiente lavorativo, può portare a una riduzione della motivazione, compromettendo la qualità dei servizi forniti alla comunità.

La Cisl Fp ha un ruolo importante nella tutela dei diritti dei lavoratori del terzo settore. Attraverso la rappresentanza sindacale, la Cisl Fp può agire nei confronti delle imprese sociali per garantire che i lavoratori siano trattati in modo corretto e che abbiano accesso ai diritti e alle tutele previste dalla legge e dalla contrattazione collettiva. Inoltre, può intervenire nei confronti delle amministrazioni pubbliche affinché adottino regolamentazioni che tutelino i lavoratori.

In questo modo, la Cisl Fp contribuisce al raggiungimento di un duplice obiettivo: garantire che i lavoratori del terzo settore possano continuare a svolgere il loro importante lavoro in condizioni eque e sicure e assicurare che la comunità possa continuare a ricevere servizi di qualità.

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