Le notti passive negli enti del terzo settore: una forma di sfruttamento lavorativo

La pratica delle notti passive negli enti del terzo settore è una questione controversa che solleva serie preoccupazioni riguardo i diritti dei lavoratori e la qualità dell'assistenza fornita ai pazienti. In questo articolo, esploreremo i problemi legati a questa forma di lavoro e le possibili soluzioni per garantire condizioni di lavoro più dignitose e remunerative.


Cos'è la notte passiva?

La notte passiva è un tipo di lavoro notturno che prevede la presenza di un operatore all'interno di una struttura, senza alcuna attività specifica da svolgere. Ad esempio, un operatore potrebbe essere incaricato di trascorrere la notte in una comunità alloggio, senza avere compiti specifici da eseguire, ma semplicemente per essere presente in caso di emergenze o necessità. Sebbene il lavoratore abbia la possibilità di riposare durante queste ore, la presenza inattiva e solitaria può causare disagio psicologico e fisico, come l'ansia derivante dalla responsabilità di essere l'unico addetto presente durante la notte.

Uno dei principali problemi delle notti passive è che non vengono conteggiate nell'orario di lavoro, rendendo difficile per il lavoratore raggiungere il monte ore contrattuale e limitando la retribuzione. Questa situazione viola i diritti dei lavoratori e può essere considerata una forma di sfruttamento lavorativo. Per fare un esempio, pensiamo a un operatore sociale che lavora 38 ore settimanali diurne e trascorre altre 20 ore in notti passive, senza che queste ultime siano riconosciute come parte del suo orario di lavoro e senza percepire una retribuzione adeguata.


Cosa prevede la contrattazione collettiva

La notte passiva è regolamentata dall'articolo 57 del CCNL Cooperative Sociali e dall'articolo 56 del CCNL Uneba. In entrambi i casi, le ore di servizio notturno passivo non vengono conteggiate nel totale delle ore settimanali lavorate. Per la notte passiva, il CCNL Uneba prevede un'indennità di 20,66 euro a notte, mentre il CCNL Cooperative Sociali prevede un'indennità di 5,16 euro a notte per le prime dieci notti e 77,47 euro per le notti successive.

Tuttavia, se i lavoratori sono chiamati ad intervenire attivamente durante il servizio notturno a causa di necessità impreviste, le ore lavorate saranno considerate straordinarie e retribuite di conseguenza.

Il CCNL Cooperative Sociali prevede che l'individuazione dei servizi e delle figure professionali coinvolte sia concordata attraverso un confronto con le organizzazioni sindacali a livello di cooperativa, anche al fine di favorire un'equa rotazione tra i lavoratori. Il CCNL Uneba prevede che il servizio notturno passivo debba essere svolto, di norma, 10 volte al mese e anche in questo caso è previsto un confronto sindacale per l'individuazione dei servizi.


La battaglia per il superamento delle notti passive

La Cisl Fp è fortemente interessata a intraprendere tutte le iniziative che possano portare al superamento delle notti passive e alla loro sostituzione con forme di lavoro più dignitose e remunerative.

Per risolvere i problemi legati alle notti passive, è essenziale che queste ore siano conteggiate nell'orario di lavoro e che vengano riconosciuti adeguati livelli retributivi e di tutela dei lavoratori. Una soluzione potrebbe essere quella di implementare un sistema di turnazione tra il personale per coprire le ore notturne, assegnando a ciascun operatore compiti ben definiti e chiari, come l'assistenza ai pazienti con esigenze particolari, la somministrazione di farmaci o il monitoraggio delle condizioni di sicurezza all'interno della struttura.

Inoltre, sarebbe auspicabile che le cooperative sociali, in particolare, collaborassero per rivedere le politiche relative alle notti passive e sviluppare nuove forme di lavoro che garantiscano i diritti dei lavoratori e promuovano la qualità dell'assistenza. Si potrebbero organizzare sessioni di formazione per il personale, allo scopo di migliorare le competenze e le conoscenze necessarie per affrontare situazioni di emergenza o assistenza durante le ore notturne.


Elevare le condizioni lavorative nel settore dell'assistenza

La Cisl Fp continuerà a lottare per i diritti dei lavoratori e per promuovere forme di lavoro più dignitose e ben retribuite. Solo così è possibile garantire i diritti fondamentali dei lavoratori e delle lavoratrici, assicurando al contempo la sicurezza e la qualità dell'assistenza fornita.

Se hai riscontrato problemi o violazioni dei tuoi diritti sul posto di lavoro, contattaci subito. Siamo qui per proteggere i tuoi interessi e garantirti un ambiente lavorativo equo e sicuro. Non esitare a chiedere il nostro aiuto: siamo qui per te.

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