Rinnovato il CCNL Cooperative Sociali: ecco le novità in arrivo
Grandi novità in arrivo per oltre 400mila lavoratrici e lavoratori impiegati nel settore sociosanitario, assistenziale ed educativo. Dopo un anno di negoziati, il 26 gennaio è stata firmata l'ipotesi di rinnovo del CCNL Cooperative Sociali 2023-2025. Questo nuovo accordo prevede un aumento medio di oltre 180 euro per il livello mediano, il C1, tra minimi tabellari e l'introduzione della quattordicesima mensilità.
Incrementi
salariali per il recupero del potere d'acquisto
Una delle novità più significative dell'ipotesi di rinnovo è
l'apprezzabile aumento salariale, necessario per sostenere il potere d'acquisto
dei lavoratori e delle lavoratrici del settore: una vera e propria boccata
d'ossigeno data l'inflazione di questi anni. Questi aumenti verranno erogati
gradualmente nei prossimi mesi, garantendo un sostegno costante e tangibile.
Vedremo un aumento di 120 euro per il livello C1 suddiviso in tre fasi: 60 euro
con la mensilità di febbraio 2024, seguiti da 30 euro in ottobre 2024, e altri
30 euro in ottobre 2025. Gli incrementi per gli altri livelli salariali
verranno adeguati proporzionalmente.
Introduzione
della quattordicesima mensilità
La quattordicesima mensilità è una delle principali novità
nel nuovo Contratto Collettivo. Questa misura, fortemente sostenuta dalla Cisl
Fp, è stata finalmente introdotta in questo rinnovo contrattuale.
L'introduzione della quattordicesima mensilità non solo aumenta il reddito
complessivo dei lavoratori e delle lavoratrici, ma rappresenta anche un
riconoscimento del loro impegno nel Terzo Settore. Per assicurare che le cooperative
sociali possano sostenere economicamente questo nuovo beneficio, la quattordicesima
sarà introdotta gradualmente. Inizierà a maturare a partire da gennaio
dell'anno prossimo e sarà applicata al 50% durante il periodo di validità del
contratto, che scadrà nel 2025. Questo significa che, a giugno dell’anno
prossimo, ai lavoratori sarà pagato il 25% dell'intera quattordicesima
mensilità, corrispondente ai primi 6 mesi maturati al 50%. Nel giugno 2026,
invece, verrà erogata l'intera quattordicesima, sempre calcolata al 50%.
Limitazione delle notti passive
Sebbene non sia stato possibile abolire il "servizio con
obbligo di residenza nella struttura" (comunemente noto come "notti
passive"), sono state introdotte restrizioni significative a questo regime
lavorativo. Questo è stato fatto introducendo un’indennità ad hoc,
rendendo così più costoso per le cooperative l'utilizzo di tale modalità di
lavoro. In dettaglio, le ore lavorate dalle 22 alle 24 e dalle 7 alle 9 sono considerate
orario di lavoro retribuito al di là della prestazione di servizio effettivo, e
viene assegnata un'indennità addizionale di 20 euro per ogni notte che
comprenda un periodo di reperibilità di 7 ore, dalle 24 alle 7. Inoltre, viene
mantenuta l'indennità mensile fissata a 77,47 euro.
Riconoscimento e valorizzazione delle educatrici nei servizi
per l'infanzia e degli educatori con qualifica professionale tramite legge ‘Iori’
L'ipotesi di rinnovo affronta il tema del corretto
inquadramento contrattuale delle educatrici e degli educatori nei servizi per
l'infanzia e di coloro che hanno conseguito la qualifica professionale
attraverso la legge Iori. Per le educatrici e gli educatori impiegati nei
servizi educativi per l'infanzia, i cui titoli di accesso alla professione sono
definiti dal DPR 378/2018, è richiesta una laurea in Scienze dell'Educazione
L-19, con indirizzo specifico per i servizi educativi per l'infanzia, o una
laurea in Scienze della Formazione Primaria, integrata da un corso di
specializzazione di 60 CFU. Questi professionisti saranno inquadrati al livello
D2.
Inoltre, viene considerata anche la posizione degli educatori
che hanno ottenuto la loro qualifica professionale tramite la legge 205/2017, meglio
nota come legge Iori. Anche questi professionisti, in qualità di educatori
socio-pedagogici, verranno inquadrati al livello D2.
Il passaggio sarà graduale. Dal 1° gennaio 2025, entrambe le
categorie di lavoratori riceveranno un incremento temporaneo nella loro
retribuzione mensile di 41 euro. Un ulteriore aumento di 41 euro sarà applicato
a partire da settembre 2025 e, dal 1° gennaio 2026, tutti gli educatori
verranno definitivamente inquadrati al livello D2.
Aumento del livello di tutele e diritti
Ulteriori importanti interventi che innalzano il livello di
tutele e diritti previsti dal CCNL sono:
·
Pagamento
del congedo di maternità obbligatoria al 100%
·
Introduzione
dei tempi di vestizione/svestizione, fissati in 15 minuti, uniformando a
livello nazionale una disciplina che in passato aveva generato numerosi
contenziosi legali.
·
Introduzione
delle causali relative ai limiti di durata del contratto a tempo determinato,
con l’innalzamento della percentuale di stabilizzazione che passa dal 20 al
25%.
La direzione giusta per impedire la 'fuga dei lavoratori dal
sociale'
Questo rinnovo contrattuale rappresenta un importante passo
avanti per il settore delle cooperative sociali, segnando una significativa
evoluzione dalle radici missionarie e mutualistiche verso una maturità
contrattuale con previsioni economiche in linea con altri contratti collettivi
di settore.
L'aumento dei salari e l'introduzione della quattordicesima
mensilità sono misure che non solo migliorano il benessere economico dei
lavoratori, ma riconoscono anche il loro fondamentale contributo alla società. L’aumento
del livello di tutele contrattuali e il riconoscimento del corretto
inquadramento degli educatori socio-pedagogici mostrano un impegno verso
condizioni di lavoro più rispettose.
Nel complesso, queste modifiche forniscono una base più
solida per un futuro del lavoro sociale che sia più giusto e gratificante,
evidenziando l'importanza di trattare con cura coloro che dedicano la loro vita
al sostegno degli altri.
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